Totem e tabù |
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Scritto da Stefano Fogliani
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sabato 03 aprile 2010 |
SASSUOLO-FROSINONE 2-1 - Lo Stellone ce l'abbiamo noi, intesi
come Sassuolo. Ce l'aveva anche il Frosinone, venerdi sera, ma non è
bastato a guastare la Pasqua e la classifica al Sassuolo di Pioli,
tornato ad un successo casalingo che mancava da due mesi (ultima
vittoria contro la Salernitana il 30 gennaio, molto più che un tabù) non
senza essere passato dalle forche caudine di una gara che ha detto
tutto ed il contrario di tutto, salvo ribadire che i neroverdi ci sono,
ma per esserci hanno bisogno che ognuno di loro sappia essere decisivo. Come
Bressan, Masucci e Noselli, tanto per citarne tre, venerdi, o come
lo è stato Stellone, autentico totem attorno al quale Moriero ha
raccolto il suo 4-2-3-1, per i ciociari. Il momento della stagione è
decisivo, è il momento degli uomini decisivi. Lo Stellone in maglia
gialla premia così il Frosinone fino a 15' dalla fine: miracolati da un
eurogol del centravanti ex Toro, i ciociari restano infatti in partita a
lungo, a dispetto della mezza dozzina di palle gol costruite e non
concretizzate dal Sassuolo, ma lo stellone neroverde premia invece... |
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Brutti ma buoni |
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Scritto da Stefano Fogliani
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lunedì 29 marzo 2010 |
CITTADELLA-SASSUOLO 0-0 - Ho fatto la Valdastico e ho avuto ragione. Meno ne ho avuta a
puntare sul Sassuolo da trasferta: al Tombolato, infatti, i neroverdi
hanno offerto, nel punteggio e nella prestazione, lo stesso piatto
insipidino che già avevo ingurgitato nel martedi infrasettimanale,
lasciandomi un punto ma molto più di un dubbio. E’ squadra in grado di
ambire alla promozione diretta in serie A, questa, soprattutto ora che
il Torino si è rifatto sotto e obbliga tutte le pretendenti al secondo
posto (il Lecce è scappato, e nove su dieci sembra la fuga buona: almeno
un sassolese ha già un piede nella massima serie) a fare i conti con
lui ? E che resta prigioniera, oltre che di un gioco spesso scolastico e
prevedbile, al quale nessuno sembra in grado di dare la scintilla
decisiva, di alcuni equivoci tecnico/tattici, legati soprattutto al
rendimento di uomini chiave – Noselli, Salvetti, Zampagna, tanto per
citarne tre – non in grado, finora, di garantire il salto di qualità? Mi
sbilancio, sperando di essere smentito quanto prima... |
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Sciopero del blog |
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Scritto da Stefano Fogliani
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mercoledì 24 marzo 2010 |
SASSUOLO-ALBINOLEFFE 0-0 - Il blog sciopera contro il Braglia,
inteso come stadio nel quale i neroverdi non riescono più a vincere e
nemmeno a divertire. Ci si risente dopo il Tombolato: non che a
Cittadella né il Sassuolo né chi scrive si sia mai divertito granchè, ma
si parte verso il Veneto con rinnovata fiducia. Per dirla con Pioli, “i
punti sono punti, fatti in casa o in trasferta pesano uguale”... |
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Incontri ravvicinati del terzo tipo |
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Scritto da Stefano Fogliani
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domenica 21 marzo 2010 |
GROSSETO-SASSUOLO 2-2 - Gli ufo esistono. Hanno la maglia
biancorossa e il numero cinquantuno - allusione ai gol che segneranno da
qui a fine stagione ? - sulle spalle: noi li abbiamo visti
materializzarsi in un terso pomeriggio maremmano, e accanto a noi,
osservatori tanto obbiettivi - è la stampa, bellezza - quanto sorpresi,
ad osservarne la discesa sulla terra c'erano Minelli, Rossini e Bressan.
Mauricio Pinilla, attaccante, classe 26 anni e 22 gol in 21 partite,
cileno che sogna i mondiali (consiglio all'allenatore del Cile: azzardi)
è come il potere andreottiano , nel senso che logora chi non ce l'ha.
Non ce l'ha il Sassuolo, che non per caso rischia il tracollo al
cospetto dell'extratterestre, e il Grosseto ce l'ha, ma per fortuna dei
neroverdi solo fino a quando il cileno non risale sulla sua astronave
per rifiatare, e tornarsene nella sua galassia per ridiventare
semplicemente un giocatore forte, e non il fenomeno, imprendibile ed
immarcabile, del primo terzo di gara. Buon per il Sassuolo,
insomma... |
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Niente pagelle per 17' |
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Scritto da Stefano Fogliani
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mercoledì 17 marzo 2010 |
CESENA-SASSUOLO 0-1 - Donazzan come Zidane, e si perdonerà la
rima, ma quello che il Sassuolo ha vissuto a Cesena vale comunque il
paragone. Giusto per dare la dimensione di quello che, a conti fatti,
sono riusciti a combinare i neroverdi nello spazio di poco più di venti
minuti, andandosi a riprendere, al Manuzzi, quello che la neve aveva
tolto loro lo scorso 5 marzo, ovvero tre punti che ritinteggiano la
classifica e potrebbero anche pesare sul futuro del Sassuolo. E perché
rimettono, a livello di classifica, le cose a posto, e perché danno
morale ad un gruppo che ne aveva un gran bisogno, e perché certificano
che, in caso di necessità, qualcuno che risponde presente, anche se
magari fin qua ha fatto poco e/o male, c’è sempre. Si tratti di
Piccioni, che nei pochi minuti di Cesena rischia di veder chiusa la
stagione, di Consolini o degli altri (Fusani, Masucci) che Pioli ha
scelto per interpretare “rischiando, per essere premiato” il canovaccio
romagnolo. O si tratti di Donazzan... |
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