EMPOLI-SASSUOLO 0-3 - E’ un turbo-Sassuolo, al quale mi adeguo rinunciando al caffè nel dopopranzo empolese. Neanche il tempo di dare il mio numero di telefono all’hostess che mi consegna la formazione e prendere posto in tribuna, che grazie al tap-in di Pavoletti siamo già in vantaggio, e sempre più primi in classifica.

Pronti via e 1-0: i ragazzi sono in palla alla grande contro un Empoli che è poca cosa. Il Sassuolo, invece, tanta roba: difesa solidissima, centrocampo deluxe e attacco nobilitato da un centravanti che infilza i toscani tre volte in 40 minuti, lasciando alla ripresa un allenamento di possesso che non piace al mister, pazienza, ma che ci poteva stare. Tre a zero in meno e tutti a casa, a chiedersi se è vero davvero. Tutta l’estate abbiamo rincorso il sostituto di Sansone, e Leonardo Pavoletti da Livorno con 5 centri in 3 gare si candida alla grande...

SASSUOLO-CROTONE 2-1 - Cento giorni. Più o meno. Tanti ne sono passati da quando il Talismano Greco ha dovuto abbandonare il blog per causa di forza maggiore – niente ginocchiere champagne volley, ‘stavolta, ma roba molto più seria, purtroppo – e quando lo abbiamo ritrovato, bel bello, al Braglia, la tentazione di intervistarlo è stata troppo forte. Abbiamo atteso che Berardi e Boakye demolissero il Crotone e che il talismano stesso lasciasse il suo cellulare ad una bionda ammiratrice artigliata in tribuna stampa, non senza regalarle un po’ di sicumera nello spiegarle che “L’autogol finale di Missiroli sarà ricordato solo per gli almanacchi”.

Vero, Talismano, però quel finale al cardiopalma si poteva evitare.

Per superare la fatidica quota 82 punti, oltre la quale non può non esserci, matematica alla mano, la serie A, il Sassuolo secondo i nostri conti della serva doveva fare almeno 4 punti tra Livorno e Torino. Ne esce uno, sulla ruota livornese: pazienza. La partita è la solita, il Sassuolo al risparmio nel primo tempo per poi affondare nel secondo come ha fatto  nelle ultime partite. Ma non sarà così perché il Livorno è arroccato dietro e si difende in modo ordinato, e i neroverdi nel momento del massimo sforzo trovano due grandi parate di Bardi, pupillo di Pea nella Primavera dell’Inter passato da cappellaio a Verona a superman con il Sassuolo.