Che brutto Sassuolo a Padova (sassuolocalcio.it) PADOVA-SASSUOLO 1- 0 - Cominciamo in latino, giusto per far vedere che non sappiamo nemmeno noi da che parte cominciare. Saliti a Padova con il miraggio del possibile quarto risultato utile consecutivo e una classifica un tantino più mossa di quella che ci aveva consegnato lo scialbo pareggio con il Piacenza, ridiscendiamo dalla città del Santo con in tasca la decima sconfitta stagionale, un ultimo posto in classifica in mezzo a compagni di viaggio che sembrano stare meglio di noi (il pluripenalizzato Ascoli, la Triestina impegnata nel posticipo, lo stesso Portogruaro che ci ha comunque battuto) e soprattutto una sensazione di difficoltà congenita, complice la quale, davvero, non si sa da dove cominciare a raccontare la diciannovesima stazione della via crucis neroverde. L'Euganeo la cornice, il Padova l'avversario, di misura la sconfitta: dettagli, al netto di una prova incolore e anonima, lontano mille miglia dal furore evocato da Gregucci e soprattutto lontanissimo da uno standard che conceda ad un Sassuolo del genere la benché minima chance di salvezza. Il rombo di Gregucci già non sorprende nessuno (è bastato che Calori spedisse sul trequartista Caterpillar la stazza di Jidayi per azzerarne il potenziale), come non sorprende più nessuno l'amnesia difensiva che consegna a Succi il gol-vittoria. Quello che sorprende è l'incapacità del Sassuolo di reagire e di scuotersi, di fare qualcosa che vada oltre il minimo sindacale rappresentato da zero tiri nello specchio della porta patavina e due conclusioni verso la stessa: una con Noselli al 12', una con Quadrini a 10' dalla fine. Poi? Poi basta, se non il rosario di geremiadi del dopogara, i propositi di riscossa misti alla volontà di rifarsi quanto prima, le doverose ammende da parte di tecnico e giocatori ad incorniciare un altro week end da ultimi in classifica. Brutti, certo, e pure sfortunati, con quel Noselli cui bastava un pallone per segnare che scarica sul fondo il possibile pareggio, con l'unico indispensabile che esce per dissenteria: “Per forza – ha detto qualcuno in sala stampa – questo Sassuolo fa cagare”. Come se ne esce da una buca così? La dirigenza, lo sappiamo, ha già cominciato a chiederselo, e la riposta arriverà solo dopo che il Frosinone sarà passato dal Braglia. Nel futuro del Sassuolo ci sta tutto - anche, a sentire i bene informati, un Gregucci che va (?) e un Pinardi (???) che arriva – ma quello che non ci sta è questa squadra rassegnata e arrendevole, molle e svagata che, oltre che gli alibi, sta esaurendo anche la pazienza di chi la segue e prova a non smettere di crederci. Stefano Fogliani
Pagelle a cura di Daniele DieciPadova-Sassuolo 1-0Al 7' Succi WALTER “Idrostop Mastic” BRESSAN5,5Indeciso sul tiro di Succi, che non sembrava irresistibile. Si divincola poi discretamente sbrogliando alcune situazioni pericolose, anche se non risulta essere decisivo in nessuna situazione di gioco.
NICOLA “Pattini d'argento” DONAZZAN4Dispiace doverlo segare di nuovo, ma più che altro dispiace vedere ancora una volta un reparto difensivo pagar dazio per colpa di una svista del nostro terzino sinistro, questa volta veramente imperdonabile. Errori così meritano la punizione del gol, niente da eccepire.
PAOLO “Silver Surfer” BIANCO6.5Ancora ad alti livelli, forte di testa e ben posizionato. Questo giro l'avversario è di quelli scomodi, un Succi che sembra aver ritrovato la sua dimensione in serie cadetta. Ne esce bene, ancora tra i migliori.
MAURO “Last man standing” MINELLI5,5Ritorna titolare, e lo fa senza grosse sbavature nonostante non riesca ancora a trasmettere quella sicurezza che lo aveva caratterizzato negli anni precedenti.
ANGELO “Firewall” REA6Non fa niente di eccezionale, e tantomeno riesce ad appoggiare le azioni offensive sulla destra, ma almeno, e per il momento non è poco, ci mette grinta e carattere.
ANDREA “Sciaboletta” DE FALCO5Molle, avulso, disordinato. Quando gioca così proprio non piace. Non dà tecnica alle giocate neroverdi, non dà fosforo e non dà la giusta copertura. Sinceramente di un giocatore così, ad oggi, non ne abbiamo troppo bisogno.
FRANCESCO “Il fabbricante di chiavi” MAGNANELLI5Influenzato, gioca una delle sue più brutte partite.
CARL “Granito” VALERI5,5Che fosse poco incisivo in fase di possesso non è mistero, ma che potesse diventare tanto flacido in fase difensiva proprio non ce lo si poteva aspettare. A mio parere resta il meno peggio nella prestazione disastrosa del centrocampo sassolese, ma da lui, in tutta sincerità ci si attende ben altro, almeno in termini di impegno e corsa.
MICHELE “Caterpillar” TROIANO5Malissimo nella posizione di trequartista. Non entra praticamente mai in partita, e a malapena tocca 7-8 palloni. Due squadre con un modulo speculare: la differenza? Bè, dall'altra parte il trequartista sa giocare a pallone, di qua è un interditore fuori ruolo e fuori forma.
ALESSANDRO “Tav” NOSELLI5Stavolta neanche la sua proverbiale generosità lo può salvare. L'errore inspiegabile del primo tempo, quando a tu per tu con Cano strozza in maniera imbarazzante il tiro, non concede diritto di replica. Insufficienza pesante e meritata.
DANIELE “The fly” QUADRINI6Qualche buona cosa la fa, le uniche del match per i neroverdi. Dire che poco è superfluo, ma in una talevalle di lacrime se devo salvare qualcuno mi porto lui e Bianco.
DANIELE “La Vipera” MARTINETTIs.v.Gioca un tempo intero e tocca 3-4 palle. Non ricordo d'aver visto mai un Sassuolo così brutto. Questa volta, davvero, Gregucci deve dare delle spiegazioni, e che non tiri fuori come al solito qualche sgangherato modo di dire.
ANDREA “Billy the Kid” CATELLANIs.v.Gioca larghissimo, non salta mai l'uomo e in conduzione di palla (cosa successa non più che in due momenti) sembra stanco e appesantito. Pensare che verrebbe da affidarsi a lui, ma oggi come oggi non si sa proprio che pesci pigliare.
LUIGI “Il Bullo” RICCIOs.v.______________________________________________
Daniele Dieci si è diplomato presso il liceo scientifico A.F.
Formiggini di Sassuolo e ha conseguito nel marzo del 2008 la laurea in
Storia presso l'università di Bologna. Collabora con testate
giornalistiche dai 17 anni: è stato il primo responsabile del distretto
di Sassuolo per il quotidiano L'informazione di Modena. Ha
vinto diversi premi letterari, anche indetti da siti di letteratura
on-line. Attualmente frequente la laurea magistrale in scienze
storiche. Da sempre appassionato di sport, scrive di calcio da quasi
tre anni. Stefano Fogliani è nato a Sassuolo nel 1966. Laureato in Giurisprudenza, scrive dal 1991, prima sulla Gazzetta di Modena, poi (dal 2001) su Il Resto del Carlino. Segue il Sassuolo, scrivendo dal 1998/99, da spettatore dal 1980.
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