(si scherza, naturalmente, astenersi ultrà)
Bressan battuto (foto biancorossi.it) GROSSETO-SASSUOLO 1-0 - Vabbe', ammettiamolo. Se ci avessero detto, sei mesi fa, o anche solo l'anno scorso di questi tempi, che avremmo trascorso l'ultima settimana di gennaio a trepidare, anziché per l'ultimo colpo di mercato di Piazza Risorgimento, per un Sassuolo-Portogruaro che minaccia a questo punto di non valere doppio, ma triplo, ci saremmo fatti una risata. Sei mesi dopo, c'è pochissimo da ridere: intirizziti dal maestrale che spazzava le praterie maremmane, la voglia di ridere ci è passata da subito, trasformandosi prima in fastidio nel vedere un Sassuolo senza idee appiattirsi sui ritmi e sugli schemi – due davanti, e didietro tutti quanti – dei grifoni, poi in incazzo quando una stupidaggine di Rea e un rimpallo e un cross di Mora hanno messo in grado Caridi di battere Bressan, infine in frustrazione, nell'aspettare quella reazione che era lecito e doveroso aspettarsi e che invece non è mai arrivata, inghiottita dai limiti, tecnici, di gioco, e caratteriali, di una squadra senza identità. Come a Udine, tanto per citare il pezzo forse più riuscito della galleria degli orrori che è questa stagione neroverde, e anche come a Padova, o a Pescara: Sassuolo piatto e senza idee che comincia la partita che magari un punto, a difendersi con i denti e in sette/otto, arriva e fa morale e classifica, che poi invece si trova sotto (qui metteteci pure tutto, la prodezza dell'avversario, l'errore del singolo o, come ha detto generosamente Piccioni, “della squadra, che errori dei singoli nel pallone non esistono”, l'episodio, la sfortuna, la fortuna etc etc) e non cambia marcia, non cambia volto nè a se stesso nè alla gara, dalla quale esce quasi rassegnato, e senza aver nemmeno troppo di che recriminare. Giusto un'occasione che Narciso ha infiocchettato a 5' dalla fine per l'indolente Martinetti, troppo poco reattivo per ritirare il regalo, ma poco, pochissimo altro. Un gol all'attivo in 270', una media punti/gara tanto brutta che uno nemmeno se la poteva immaginare, un cambio di allenatore che ha portato benefici pari a zero (vedersi le statistiche, per capire di cosa si parla), l'undicesima sconfitta stagionale - qualcuno ha fatto come noi, nessuno peggio - e un sest'ultimo posto del quale pensavamo, davvero, di non dover nemmeno scrivere: questo il misero bottino che, travestiti da butteri (ma era il caso di portarsi una giacca a vento) il misero bottino che ci portiamo su dalla maremma, dove non perdevamo da quasi dieci anni. Vorrà dire qualcosa? Speravamo, irretiti dalla doppietta di inizio anno, di esserci, e invece ricomincia la via crucis. Prossima stazione il Braglia, i centurioni avranno la maglia granata del Portogruaro. Non del Torino, ma nel Sassuolo di quest'anno i conti si fanno con i neroverdi, non con gli avvresari. E tornano di rado... Stefano Fogliani
Pagelle a cura di Daniele DieciGROSSETO – SASSUOLO 1-035' Caridi
WALTER “Idrostop Mastic” BRESSAN 6,5Miracoloso sull'insidiosissimo tiro di Mora, ancora una volta a Grosseto sfodera una prestazione eccezionale, sicuro ed affidabile. Resta uno dei portieri più forti in cadetteria.
NICOLA “Pattini d'argento” DONAZZAN6Ancora una discreta prestazione per il nsotro terzino sinistro, che da quando ha avuto la fiducia dell'allenatore ha sfornato una partita più bella dell'altra. Sabato di certo non ha fatto niente di trascendentale, ma è andato alla conclusione un paio di volte, delle buone sovrapposizioni e dietro non ha regalato un centimetro. Bene così.
JACOPO “Rezzonico” ROSSINI6,5Il migliore lì dietro, puntuale, prestante, solido, intelligente. Davvero un bel giocatore.
MARCO “Dorian Gray” PICCIONI 6Partita pulita e precisa, praticamente non subiamo che due tiri in porta, la sfiga fa il resto. Senza colpe sul gol, nato da un fortuito inserimento, totalmente incalcolabile, e da una palla messa in mezzo quasi alla cieca, capita sul sinistro vellutato di Caridi.
ANGELO “Firewall” REA5Una partita storta può capitare, soprattutto se è la prima. Peccato per l'errore sull'azione del gol, forse tratto in inganno dal vento o dal rimbalzo del pallone. D'altrocanto, si trova a battagliare con un super esterno come Mora, davvero indemoniato. Speriamo che il risentimento alla coscia sia poca roba.
FRANCESCO “Il fabbricante di chiavi” MAGNANELLI6Impossibile contare quanti palloni gioca, ma quello che è possibile è contare quanti passaggi forzati sia costretto a fare, orizzontali o in scarico sulla linea difensiva. Con così poco movimento lì davanti, e con un De Falco con non si prende mai qualche responsabilità, il nostro capitano è davvero costretto a reiterare all'infinito le stesse giocate.
ANDREA “Sciaboletta” DE FALCO5Insufficienza inappellabile, perde una quantità industriale di palloni, gioca disordinatamente e mantiene a fatica la concentrazione minima. Meglio certamente da terzino, dove almeno la sua corsa viene un poco più premiata. Davvero ancora non si capisce di che pasta sia fatto: fion ad ora di certo sappiamo che ha un buon tiro dalla distanza. Il resto non è ancora pervenuto.
MICHELE “Caterpillar” TROIANO5,5Certo, non una delle sue prove migliori, difficile negarlo. Piace nonostante tutto il peso tattico e fisico che mette a centrocampo, caparbio sulle palle alte e sempre pericolosissimo in zona gol. Se avesse minori compiti difensivi, in un'ipotetica linea di centrocampo con Magnanelli e Valeri (o Riccio), lo vedremmo ancor più propositivo.
ALESSANDRO “Tav” NOSELLI5Davvero una brutta prova, completamente avulso dal gioco, poco dialogo e nessun guizzo. Sappiamo però che è capace di segnare al primo pallone che tocca, come di aver bisogno di 5 palle gol per prendere un palo. Sinceramente, non lo tirerei mai giù, ma se ad entrare è Catellani, ben venga!
DANIELE “The fly” QUADRINI5,5Sempre una grandissima tecnica personale, delizioso in alcuni frangenti, ma questo giro poco concreto. Unica luce la grandissima palla in profondità per Martinetti, un esterno pregevole, forse troppo lunga. Dipendiamo troppo dalle giocate del singolo, e quando intendo singolo intendo solo Quadrini.
DANIELE “La Vipera” MARTINETTI6Lotta e si impegna, ma sarebbe difficile anche per Messi creare grattacapi agli avversari con così pochi e brutti palloni a disposizione. La buona notizia è che, a quanto pare, il Livorno non sembra più essere interessato alla punta romana. Teniamocelo stretto, dietro di lui non vedo alternative.
ANDREA “Billy the Kid” CATELLANI6,5Buone accelerazioni, sembra anche essersi ripreso un pochino, sia fisicamente che psicologicamente. Una prova incoraggiante.
MARIO “Il Tronista” TITONEs.v.LUIGI “Il bullo” RICCIOs.v. ______________________________________________
Daniele Dieci si è diplomato presso il liceo scientifico A.F.
Formiggini di Sassuolo e ha conseguito nel marzo del 2008 la laurea in
Storia presso l'università di Bologna. Collabora con testate
giornalistiche dai 17 anni: è stato il primo responsabile del distretto
di Sassuolo per il quotidiano L'informazione di Modena. Ha
vinto diversi premi letterari, anche indetti da siti di letteratura
on-line. Attualmente frequente la laurea magistrale in scienze
storiche. Da sempre appassionato di sport, scrive di calcio da quasi
tre anni. Stefano Fogliani è nato a Sassuolo nel 1966. Laureato in Giurisprudenza, scrive dal 1991, prima sulla Gazzetta di Modena, poi (dal 2001) su Il Resto del Carlino. Segue il Sassuolo, scrivendo dal 1998/99, da spettatore dal 1980.
|