Numero 48, Autunno 2009 - UN NUMERO SPECIALE: con questa uscita
si chiude la prima parte della vita del "Sassolino" inteso come mensile,
mentre prosegue a pieno ritmo il portale "il Sassolino.net" (e comunque
non finirà qui!). A corredo di una mostra organizzata dalla Redazione,
ecco un numero speciale con tanti aneddoti, un racconto di Emilio
Rentocchini, il lavoro di Leo Turrini e tanto altro...Clicca sulla copertina per scaricare |
Gionuèin |
Scritto da Stefano Fogliani (guest Davide Greco), pagelle di Daniele Dieci | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
lunedì 18 aprile 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
SASSUOLO-VARESE 1-1 - “Non ha nulla nello stomaco, soltanto coraggio”. Dopo lo Steve Mc Queen di Papillon, altra citazione da cinefili (Iribar, dove sei?), presa a prestito, questa volta, dallo John Wayne di Un dollaro d’onore. Perché, per affrontare la settimana di passione che culminerà il venerdi santo al Rocco di Trieste, al Sassuolo servirà soprattutto coraggio, la gara perfetta e i buoni precedenti del Talismano, ancora imbattuto in trasferta quando si muove come inviato del Sassolino e decisamente preoccupato, in barba al punto scroccato al Varese. “Non possiamo essere tranquilli dopo le ultime prestazioni dei neroverdi, perché è vero che la difesa non subiva gol da parecchio ma davanti ahimè siamo alle solite: encefalogramma piatto”, scrive il Talismano e, con il pomeriggio del Braglia ancora negli occhi, diventa difficile dargli torto. La squadra ha limiti evidenti, e lo sapevamo, ma ha anche paura, non quel coraggio evocato dal Gionuèin citato in apertura. Gioca un calcio attento (fin troppo) e spesso didascalico e prevedibile. Gregucci mescola uomini schemi, ma i fattori che cambiano non cambiano il prodotto: sia che giochino due punte, sia che le due punte le assistano Quadrini o il rombo di centrocampo il Sassuolo non costruisce, non tira, non segna, e la classifica invece comincia a farsi stretta e il futuro l’ennesima incognita con la quale fare i conti. Chi scrive, in caso di salvezza, ha già fato sapere che raggiungerà il ritiro dei neroverdi a Carpineti a piedi, con addosso la maglia numero otto di Stefano Pagani, e sta trovando adepti, mentre il Talismano comincia la settimana santa con addosso un fardello di insolito pessimismo. “Siamo spaventati - scrive il nostro corrispondente dagli inferi della bassa classifica del campionato cadetto - dal finale di campionato: quando in tre partite incontri Albino, Ascoli e Varese e fai 5 punti grazie a una punizione al 92’ di De Falco e un autogol di Cleiton sempre all’ultimo respiro non tirando praticamente mai in porta c’è infatti da essere più che preoccupati”. La via Crucis neroverde, insomma, continua. E venerdi c’è un’altra stazione. Stefano Fogliani Pagelle a cura di Daniele DieciSassuolo-Varese 1-1Al 75' Dos Santos (V), al 92' aut. Dos Santos (V) ALBERTO fort apache POMINIs.v.Un sabato in gita, manca solo il barbecue e la birra. Su gol naturalmente può davvero poco, per il resto guarda il match, e fa il tifo. ANGELO firewall REA6Resiste all’urto del funambolico Carrozza (e saltuariamente di Pezzin), ma passa tutta la gara preoccupato a non farsi uccellare, spendendo vagonate di energie e tensione, e dimenticando in parte la fase offensiva. A destra, insomma, il Varese non sfonda quasi mai, e tantomeno noi. JONATHAN Rezzonico ROSSINI5,5Soffre un po’ la prestanza e la tenacia sia di Ebagua che di Neto Pereira, due calciatori che sanno cosa sia la gavetta, e che lo dimostrano lottando su ogni minima palla. Ma il vero problema sembra più che altro l’insufficienza con la quale gioca, a volte, la nostra guardia svizzera. Ambisce a ben altre platee, ma per arrivarci bisogna passare da qui. PAOLO silver surfer BIANCO5,5Un poco meglio del suo compagno di reparto, anche se non mancano momenti di leggera difficoltà. Non ci pensa mezzo secondo a spazzare o ad appoggiare la boccia fuori dal campo, e questo non infonde molta sicurezza ai compagni, ma è di sicura efficacia. ANTONIO Serginho BOCCHETTI6Forse da rivedere dal punto di vista tattico, sorpreso un paio di volte fuori posizione. Convince invece l’impegno, la prestanza atletica e le buone intenzioni. Certo, sono poche le sovrapposizioni, ma è costantemente in appoggio alla fase di possesso palla, e spreca pochi palloni. FRANCESCO Il fabbricante di chiavi MAGNANELLI7Ancora una volta il migliore dei neroverdi. Gioca con piglio da comandante navigato, e vale almeno per due. Senza di lui la nave affonderebbe alla prima folata di vento. MASSIMILIANO the hunter FUSANI5,5Senza infamia e senza lode. Corre, si sbatte a più non posso, ma palla al piede (e capita raramente) non sempre riesce ad essere ficcante. Esce abbastanza stanco, conscio però di non aver demeritato. LUIGI Il bullo RICCIO5,5Decisamente meglio quando si abbassa, dopo l’uscita di Fusani e con l’ingresso di De Falco. Duttile e sempre al servizio della squadra, ma a volte esageratamente frettoloso nella giocata. Si ritaglia anche lo spazio per tentare la fortuna con due innocue e svogliate conclusioni dalla distanza, quando forse sarebbe stato meglio giocarla. DANIELE the fly QUADRINI5,5Sempre più lontano dalla porta, e terribilmente lento ed impreciso. Non è da lui giocare con tanta malavoglia, anche perché non riesce mai a trovare la giocata giusta, in tutto il match. ANDREA billy the kid CATELLANI6Senza dubbio il miglior lì davanti. Si sbatte molto, come suo solito, ed è veramente l’unico in grado di scompigliare le carte in gioco. Siamo pericolosi sempre in concomitanza ad una sua percussione, o ad un suo scatto. Come nell’azione del gol, quando al 93esimo brucia il difensore e tiene viva una sponda errata di Barbuti. Grande cuore, grande voglia. DANIELE la vipera MARTINETTI5,5Dopo un primo tempo da desaparecido, inizia la ripresa con due belle occasioni da gol. Sulla prima si supera Zappino, sulla seconda alza troppo di sinistro da buona posizione, imbeccato alla grande da Billy the Kid. A fine partita, intervistato, ammette di non aver reso in questi due mesi, e promette un riscatto nelle prossime partite, per tornare ai livelli stellari della stagione scorsa. La sensazione è che la nostra salvezza passi, in un qualche modo, da lui. TIZIANO canasta POLENGHI6Entra e dimostra di avere gamba. Poi, allo scadere, si inventa uno strano campanile che manda in pappa il cervello di Dos Santos. Risulta decisivo, bene così. ANDREA sciaboletta DE FALCO6Lui e Magnanelli, insieme, fanno girare egregiamente la squadra. Con De Falco in campo il possesso palla aumenta vertiginosamente, ed anche la pericolosità dei neroverdi. Speriamo di poterlo vedere dal primo minuto a Trieste. RICCARDO Il cigno BARBUTIs.v.
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