Olè... (sassuolocalcio.it) SASSUOLO-SAMPDORIA 0-0 - Finisce zero a zero fra Sassuolo e
Sampdoria, ma questo pareggio a reti bianche è molto diverso da quelli
precedenti perché se c’è una squadra che sia per mole di gioco che per occasioni
crea i presupposti per vincere questa è il Sassuolo. Dopo le magre degli ultimi
venti giorni, insomma, ‘stavolta il bicchiere è mezzo pieno, e non mezzo
vuoto come quello che lasciamo io, il Bello della Diretta e il giornalista
alla formalina Fogliani, abbandonando il Braglia, sui tavoli del fair Play
Village allestito per l’occasione in quello stesso parcheggio sul quale
gironzolava, fino a quindici giorni fa, Don Backy con il suo inno del quale, pare,
sentiremo ancora parlare.
“Si io lo so, sempre forza Sassuolo
griderò….”. Riecheggia, l’eco del Don, mentre Sassuolo e Samp dimostrano di
rispettarsi fin quasi a temersi, e a tenersi: si inizia come fosse un match
di scacchi fra i due tecnici, con quello blucerchiato che modifica il solito
modo di giocare temendo le ripartenze del Sassuolo e Fulv Metal che deve fare
fronte alle assenze di Terranova e Bianco dietro e Magnanelli in mezzo. Se in
difesa la solidità la si ottiene grazie ad una super prestazione di Consolini, in
mezzo al campo l’assenza del puma si fa sentire soprattutto per la circolazione
di palla non fluidissima.
Si armano allora le corsie laterali per
scardinare la Sampdoria e ci si va vicini in parecchie occasioni con Gazzola e
Longhi che macinano kilometri di quantità e qualità risultando i migliori insieme
al Cavallo Tascabile, centrale tanto inedito quanto efficace. I minuti che
sembrano far saltare il banco sono i primi del secondo tempo (quando il
Sassuolo mette il turbo e solo un pizzico di sfortuna e qualche deviazione lasciano
inviolata la porta di Romero) e gli ultimi, con Boakye che a rompere gli
equilibri ci va vicino due volte, prima scarica a Sansone che a colpo sicuro
colpisce un difensore e poi in azione solitaria si beve un difensore e calcia
alto di poco.
C’è soddisfazione nel post partita
anche da parte del Signor Mapei (sempre sia lodato...) che definisce positiva
l’annata fino ad ora e non si allarma, parlando di corsa A tre, con Pescara e
Torino. All’auspicio ci associamo anche noi, contando di ricominciare a correre
già a Bergamo. Noi ci saremo e non per fischiare…
Astenersi fighe tradite e samurai in
neroverde, quindi, nel commentario della settimana. Grazie.
Pagelle a cura di Daniele Dieci
ALBERTO “Forte Apache” POMINI, 6,5:
ancora decisivo, e come al solito dopo una partita più da spettatore
che da giocatore. Appena prima d’essere inspiegabilmente sostituito
Eder va via in slalom e impegna il portierone con un diagonale
radente. Pomini si oppone alla grande. Sicuro negli altri frangenti:
ci fa rabbrividire quando azzarda un’uscita un poco fuori tempo
franando sul piagnone Pozzi.
NICOLO' “Cavallo tascabile”
CONSOLINI, 7: è la cosa più bella della giornata. Il mister, in
emergenza, lo schiera difensore destro nei tre dietro, e lui ripaga
con una partita maiuscola. Rapido, concentrato, sempre in anticipo,
il nostro jolly riesce ad annullare uno degli attacchi più
importanti del panorama calcistico italiano, certamente non da serie
B. Bene così.
LINO “Il notaio” MARZORATTI, 6,5:
torna su livelli a lui congeniali, pulito ed elegante, senza
sbavature. Unico neo. Corre diversi rischi in fase di disimpegno, una
volta conquistata palla nella propria tre-quarti.
MARCO “Dorian Gray” PICCIONI, 6:
controlla bene il lungagnoni davanti (Pozzi e poi anche Pellè), ma
si mangia una clamorosa palla gol nel primo tempo, lisciando da
dentro l’area piccola la palla più importante del match.
MARCELLO “Mig” GAZZOLA, 7: questo è
un signor giocatore, potente e veloce, intelligente e scaltro. Piede,
corsa e attenzione tattica: in quel ruolo è un top player per la
cadetteria.
CARL “Granito” VALERI, 5,5: meno
preciso di altre volte, e a tratti meno “fisico” rispetto alla
forza granitica che c’ha abituati a far vedere. Forse meriterebbe
di tirare un po’ il fiato..
ISAAC “Octopus” COFIE, 6: prova
discreta, e se non fosse lui daremmo anche mezzo voto in più. Ma
conoscendo le sue grandi capacità ci limitiamo ad una sufficienza,
ben sapendo che il suo apporto può essere decisamente superiore.
Nota tattica: ha l’abitudine di abbassarsi molto, quasi a ridosso
della difesa.
TOMMASO “Dacio” BIANCHI, 6,5: bella
prova, non c’è che dire. Corre, inventa, si danna l’anima e
riesce quasi sempre a saltare il diretto avversario. E’ sua la
prova migliore lì in mezzo al campo, senza dubbio il più pericoloso
dei nostri, attaccanti esclusi. Aggiungerei che è stata forse la sua
miglior prova in neroverde.
ALESSANDRO “Gulliver” LONGHI, 6,5:
grande abnegazione e resistenza, corre e scanchera a più non posso.
La fascia la farà almeno 200 volte, mantenendo comunque sempre una
discreta lucidità con la palla tra i piedi. Con lui e Gazzola (e un
Consolini a questi livelli, senza contare il rientro di Donazzan)
sugli esterni siamo davvero competitivi.
SIMONE “Thor” MISSIROLI, 5,5:
Sembra sempre essere lì lì per spaccare il mondo, poi o si
ingarbuglia o sbaglia l’ultimissimo passaggio. La leggere
insufficienza è figlia della sterminata fiducia che nutriamo per
questo giocatore. Pian piano si sta integrando nella squadra e nelle
direttive tattiche peane, non sempre facilmente digeribili. Adesso
vogliamo che esploda.
GIANLUCA “Grillo parlante” SANSONE,
6: certo non si può dipendere sempre da lui, ma anche sto giro
riesce ad essere il più pericoloso, ed il più temuto. Mezzo voto in
meno per i lclamoroso gol sbagliato su assist di Boakye.
RICHMOND “Rhythm&Blues” BOAKYE,
7: bè, diciamo che il ragazzino ha risposto a chi iniziava a mettere
in dubbio la sua determinazione e la sua importanza. Gli bastano 20
minuti per ammattire Rossini (sì, proprio lui, forse il centrale più
forte in cadetteria), sfiorare il gol e servire un assist coi
fiocchi. Ripeto: per me è un fenomeno, ed è poco comprensibile il
fatto che debba restare a scaldare una panchina.
NICOLA “Pattini d’argento”
DONAZZAN, s.v.
CRONACA
PRIMO TEMPO
3’: bella azione della Samp, Pozzi
libero in area conclude su Marzoratti.
6’: Pozzi difende palla, interviene
Eder che conclude schiacciando troppo il pallone.
19’: gran cross di controbalzo di
Longhi, Bianchi prova ad intervenire di testa, la palla esce
dall’area e Gazzola conclude alla grande verso Romero. Il pallone
esce di un nienter alla destra del portiere.
27’: Sansone dopo un fortunato
rimpallo corre verso la porta e viene tirato giù da Costa. L’arbitro
tira fuori solo il giallo. Dalla punizione che ne segue Sansone tira
alto.
30’: cross deviato di Longhi, Sansone
arriva prima e Romero in uscita devìa coi piedi.
31’: dall’angolo seguente Gazzola
stoppa al volo e prova a concludere verso la porta, la palla gli
carambola addosso.
36’: azione personale di Foggia, che
salta bene due giocatori e arriva alla conclusione dalla lunga
distanza.
41’: grande sponda in area di Eder,
Pozzi sta per concludere a rete, ma Marzoratti interviene all’utlimo
e libera l’area.
SECONDO TEMPO
2’: bellissima azione sulla sinistra
di Sansone che mette in mezzo per Missiroli: l’attaccante sassolese
interviene di testa senza riuscire ad indirizzare verso lo specchio
della prota. Nell’azione precedente Piccioni da dentro l’area
piccola liscia clamorosamernte il pallone.
6’: Piccioni sugli sviluppi di un
angolo tenta la rovesciata che termina alta sopra la traversa.
10’: azione personale di Eder, che
conclude bene verso la porta neroverde. Pomini sicuro respinge.
11’: sul capovolgimento di fronte
Gazzola travolge il diretto avversario, entra in area e appoggia
basso: nessuno raccoglie.
17’: buona iniziativa di Rispoli, che
conclude dal limite. Palla fuori di un metro.
20’: Pellé controlla in area di
peto, difende il pallone e conclude a colpo sicuro: Piccioni si
oppone con le gambe.
34’: ancora Gazzola sulla destra,
palla dentro, Boakye anticipa Romero e appoggia a Sansone, il suo
tiro deviato esce di un soffio.
35’: eiposdio dubbio su cross di
Longhi: Bianchi viene spostato mentre stava per colpire di testa.
Poco prima da segnalare un uscita avventata di Pomini su Pellè, ai
limiti del regolamento.
36’: tiro di Pozzi largo di qualche
metro.
44’: splendida azione di Boakye, che
punta e salta Rossini e conclude di sinistro: la palla esce di niente
sopra l’incrocio dei pali.
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