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Question Time, Game Over?

Scritto da Stefano Panini

martedì 01 aprile 2014

1) Game Over?

Domanda da un milione di dollari, o da 40 mila abitanti visto che ormai in città la domanda sulla salvezza del Sassuolo ha di gran lunga superato quella sul meteo. Piovono pareri anche di chi, il calcio, fino a un anno fa pensava fosse solo nelle ossa e intanto, se da una parte c’è chi continua a cercare l’algoritmo che permetterebbe al Sassuolo di salvarsi a suon di pareggi, dall’altra c’è chi inizia a seguire la serie B teso a scovarne le nuove potenze per l’anno prossimo. Chi, invece, la serie A se l’è sudata e (giustamente) se la gode, di Game Over proprio non vuole sentir parlare, rincuorati anche da Chievo e Bologna a cui, evidentemente, piace sudare fino alla fine. La partita con la Roma ha raccontato di una squadra – quella neroverde – ancora sul pezzo, con cuore e voglia di lottare fino a quando l’ultimo pallone della serie A gli rotolerà davanti. Si continui a sognare, dunque, nella speranza che sia un dolce risveglio.

2) Sotto il segno di Sansone?

Due partite sotto il segno di Sansone, e poco male se si oscilla da Gianluca a Nicola. A detta di tutti le ultime chances di salvezza si giocavano tra Samp e Roma, all’andata 4 punti su 6, al ritorno zero punti e tanti (troppi) rimpianti. Mercoledì sera bastarono 18 secondi (22 per i più ottimisti) a Gianluca, il grande ex ora doriano, per far rimpiangere ai neroverdi quei gioiosi pomeriggi della B dove era lecito pensare in grande. Ieri ci sono voluti 5 minuti di bisticci e una mezza verità del Sansone neroverde, Nicola, per condannare il Difra e la sua ciurma ad un destino che si fa sempre più cupo. Niente rigore, niente pareggio, niente di niente. Solo due sconfitte che sommate alle precedenti 18 sono venti che non permettono ai neroverdi di spiegare le vele verso la salvezza. Vittoria cercasi, magari sotto il segno di Sansone, il migliore del neroverdi anti-Roma.

3) Appesi alle polemiche?

“Porqué? Porqué? Porqué?” tuonava Mourinho qualche anno fa in conferenza stampa; corde che hanno toccato anche i tanti tifosi neroverdi che davvero non si spiegano porqué proprio a loro? Porqué Rizzoli per cinque minuti veste i panni della mamma che non sa quale figlio incolpare della Nutella magicamente sparita dalla credenza? O porqué questa serie A proprio non vuole esserci amica. Senza scomodare lo Special-One, è chiaro che l’episodio su Sans-One lascia aperta l’ennesima ferita ma non deve per questo essere un alibi sul quale aggrapparsi da qui alla fine. La partita è stata in equilibrio fino al 90esimo, il gioco c’è stato, le occasioni pure e, appunto per questo, sarebbe più lecito chiedersi il porqué quei due errori da oratorio sui gol romani. Atalanta, Cagliari e Chievo: bando alle polemiche, per salvarsi serve il triplete.