Numero 48, Autunno 2009 - UN NUMERO SPECIALE: con questa uscita
si chiude la prima parte della vita del "Sassolino" inteso come mensile,
mentre prosegue a pieno ritmo il portale "il Sassolino.net" (e comunque
non finirà qui!). A corredo di una mostra organizzata dalla Redazione,
ecco un numero speciale con tanti aneddoti, un racconto di Emilio
Rentocchini, il lavoro di Leo Turrini e tanto altro...Clicca sulla copertina per scaricare |
Question Time, la beffa di Porta Pia |
Scritto da Stefano Panini | |||||||
domenica 07 dicembre 2014 | |||||||
Beffa o colpaccio?
È questo l’interrogativo che sveglia la Sassuolo del calcio la domenica mattina e che, a dirla tutta, non le ha concesso neppure un sonno tranquillo. Di colpaccio – pensando al prepartita di terrore in cui era ragionevole ipotizzare uno stop neroverde – si è trattato; la beffa – come solo la crudeltà del calcio è in grado di sfornare all’ultimo minuto – è stata servita con contorno di polemiche. Rigore generoso (a Natale siamo tutti più buoni) e gol in fuorigioco. Oltre al danno la beffa e oltre la beffa la rabbia dei provinciali vittime di un fischietto stonato. Pari e patta con il pareggio dell’ultimo minuto all’Olimpico dello scorso anno anche se in quella circostanza l’arbitro non ha condizionato il risultato, come giusto che sia. Il colpaccio lo fa Zaza, doppietta lampo da bomber di razza, la beffa è tutta del Sassuolo: due punti persi più Peluso, Vrsaljko e Berardi che salteranno Palermo per squalifica. Saxolum, veni, vidi, fuorigioco.
Chi di Floro ferisce…?
…di Floro perisce. Un urlo si è alzato verso il cielo al 2 a 2 giallorosso: “se giocavamo la palla…!” (col congiuntivo rigorosamente sbagliato perché la rabbia gioca brutti scherzi). Il rifermento è alla punizione da metà campo spedita dritta al Circo Massimo di un Floro tanto testardo quanto letale (per il ritmo cardiaco del Difra). Probabilmente tra tutti i neroverdi, Antonio Floro Flores è l’unico a cui un errore così va perdonato, senz’altro per il curriculum delle ultime settimane. Gol vittoria a Torino (all’ultimo minuto, guarda un po’) e gol qualificazione in coppa Italia contro il Pescara che vale gli ottavi a San Siro. Certamente le colpe del pareggio all’Olimpico non sono tutte sue ma certo il missile alla Cristoforetti lanciato in orbita nel cielo di Roma rimarrà uno di quei fardelli che Floro si porterà dietro almeno fino a quando non deciderà un’altra partita con un colpo dei suoi. Occasione d’oro sabato prossimo contro il Palermo: con Berardi squalificato il numero 83 sarà con ogni probabilità in campo nell’11 iniziale; redenzione cercasi. Altro giro, altro risultato?
Otto-volante Sassuolo, non ci si ferma più. Sale a otto la striscia di risultati utili consecutivi (nove se contiamo la Coppa Italia) per una squadra che, oltre al risultato, ha trovato nel gioco una costante sopra cui costruire le proprie fortune. Dalla capitale si torna a casa con due gol realizzati alla miglior difesa casalinga (prima di Zaza la Roma aveva subito solo due gol all’Olimpico) e la consapevolezza di essere l’unica squadra del campionato ad aver fermato fino ad ora Roma e Juve, squadre che - a detta di tutti - giocano un campionato a parte (sì, quello con gli arbitri tesserati). Diciannove punti, una decina di squadre dietro e due partite (Palermo e Cesena) che valgono doppio. Fino a quota 40, ahinoi, l’obiettivo è e resta la salvezza. È in quest’ottica che nei prossimi due scontri diretti il Sassuolo si gioca molto del suo campionato. Continuare la striscia positiva sarebbe davvero un grande segnale di maturità.
“Question Time” è una rubrica settimanale de “il Sassolino” tenuta da Stefano Panini. Ogni settimana, tre domande. Che si vinca o che si perda. Un ringraziamento particolare a Francesca Morini per la realizzazione de “la vignetta della settimana”.
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