Numero 48, Autunno 2009 - UN NUMERO SPECIALE: con questa uscita
si chiude la prima parte della vita del "Sassolino" inteso come mensile,
mentre prosegue a pieno ritmo il portale "il Sassolino.net" (e comunque
non finirà qui!). A corredo di una mostra organizzata dalla Redazione,
ecco un numero speciale con tanti aneddoti, un racconto di Emilio
Rentocchini, il lavoro di Leo Turrini e tanto altro...Clicca sulla copertina per scaricare |
Question Time, fattore C |
Scritto da Stefano Panini | |||||||
domenica 05 aprile 2015 | |||||||
Fattore C…?
Se li sono sudati i 35 punti con cui i neroverdi ci augurano buona Pasqua, forse mai come ieri contro il Chievo. Sudore e fattore C… senza i quali ora si parlerebbe ancora di Via Crucis neroverde piuttosto che di una quasi-salvezza. 1)Fattore C…ulo (perché certi virtuosismi rendono meglio l’idea): la traversa di Meggiorini è il preludio ai miracoli di Consigli e il salvataggio di Floccari (Dio ti benedica Sergione) è la conferma che per non finire in serie B ci voglia (tanto) lato B. 2)Fattore C…atenaccio: Galeotto fu Peluso. Il mister abbandona il suo credo e al 433 sostituisce un 541 di Nereo Rocco memoria facendo esordire Natali a Pasqua (battutona). 3)Fattore C…annavaro: il Sassuolo interrompe contro il Chievo la serie di 16 partite consecutive a Consigli battuto e il ritorno di Cannavaro non è un caso. Top player.
4)Fattore C…onsigli: il suo compito era non fare rimpiangere Spider-Pegolo, e ci sta riuscendo alla grande.
Berardipendenza?
Pazienza se in nazionale dottor Jekyll ha vinto ancora su mister Hyde. Al Sassolino i bad boy sono sempre piaciuti e i 10 cartellini in campionato che ad oggi macchiano la sua fedina penale di Berardi sono nulla paragonati al merito che il talento calabrese ha sui 35 punti fatti sinora. Se la matematica ancora non permette alla Sassuolo del pallone di etichettare Berardi (per il secondo anno consecutivo) come “il ragazzino che ci ha salvato”, ben altri numeri (9 gol e 9 assist) confermano che, senza di lui, la salvezza sarebbe stato un affare da sbrigare (per i più ottimisti) all’ultima giornata. Ce lo teniamo e ce lo coccoliamo, Domenico Berardi, fino a che Gianluca Di Marzio non sentenzierà sul suo futuro. La berardipendenza è una malattia da appiopparsi con il sorriso, “un po’ come svegliarsi con 39 di febbre quando a scuola c’è il compito in classe di matematica” parola di bad boy.
Obiettivi?
A salvezza (praticamente) compiuta il Sassuolo si galleggia tra 13 centimetri dall’Europa e 13 dalla retrocessione. Il limbo neroverde pone di fronte al tifoso un interrogativo cui meditare per tutta la settimana di Pasqua: quale sarà ora l’obiettivo? Si era parlato di Europa un paio di mesi fa, ma una catena di partite storte ha taciuto anche le bocche più ottimiste. Nessuno vuole che il Sassuolo si trasformi ora nella squadra materasso che anni di calcio sporco meglio qualificano come “venditore di partite” né tantomeno che ci si adagi sugli allori. Dove aggrapparsi? Traguardi personali certo, mentre a livello di squadra c’è da puntare la parte sinistra della classifica che oggi dista solo 3 punti e si chiama Inter, la big che non ha mai risparmiato goleade ai neroverdi. Avanti Sasòl.
“Question Time” è una rubrica settimanale de “il Sassolino” tenuta da Stefano Panini. Ogni settimana, tre domande. Che si vinca o che si perda. Un ringraziamento particolare a Francesca Morini per la realizzazione de “la vignetta della settimana”.
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