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Question Time, bocciati?

Scritto da Stefano Panini

lunedì 27 aprile 2015

Provaci ancora prof…?

Meglio non sfidarlo di nuovo, perché si perderebbe a mani basse. Diciannove anni per gamba - trentotto in totale - e licenza di uccidere per le mani. Forse uccidere no, ma sicuramente segnare valanghe di gol (raggiunta quota 17 in campionato) e insegnare calcio alle nuove generazioni. A lezione da prof Toni, per un master in difesa del pallone e sangue freddo sotto porta, ci si manderebbe volentieri il tridente Sanso-Zaza-Berra i quali, all’esordio dell’attaccante pavullese in serie A, probabilmente erano al campetto dell’oratorio a sbucciarsi le ginocchia e scambiare le figurine. Quello che Luca Toni ha fatto nei 75 minuti giocati dal Verona in 10 contro 11 è eroico: caricato l’attacco sul groppone, il vecchietto ne ha messe due (tanto per essere sicuro che bastassero) organizzando le offensive veronesi lanciate in contropiede mentre Sansone si spegneva lentamente a sinistra, Zaza si incaponiva in mezzo e Berardi a stento riusciva ad arrivare al tiro da fuori. C’è ancora tanta strada da fare… tutti a lezione dal vecchio Toni.

Ultimi della classe?

Da un’aula – salutiamo professor Toni – a un’altra, quella degli asini. C’è del sarcasmo ovviamente, anche se il Wednesday Night che porrà di fronte Sassuolo e Roma ha tutta l’aria del “partido de los desesperados” e le orecchiette da asino ci stanno alla grande. Prendendo le ultime 10 partite del campionato, due dati pugnalano gli occhi di chi vedeva, a gennaio, i giallorossi vincere lo scudetto e il Sassuolo agguantare l’Europa: 1.2, la media punti per la Roma del sergente Garcia con 0,7 reti a partita ed i 7 punti raccolti dai neroverdi con 1,1 gol a partita. Questi i numeri della crisi. Profondo (giallo)rosso per Totti e compagnia, blackout generale per gli uomini del Difra cui, a staccare la spina, ci ha pensato anche l’arbitro Chiffi squalificando - ingiustamente - Berardi (5 gol degli 11 nelle ultime 10 partite sono suoi) e condannando così l’attacco neroverde a fare gli straordinari. Mercoledì la spunterà il più forte, o il meno asino…

La paura fa 40?

Appurato che “anche quest’anno ci salviamo” e accantonata ogni speranza di essere la squadra sorpresa della stagione, resta da capire se mai si raggiungerà quella quota 40 che calcisticamente legittima una salvezza sudata perbene che tanto desiderano i sassolesi vecchia maniera dalle lunghe memorie. A sei partite dalla chiusura degli stadi e dall’apertura delle stanze del calciomercato che quest’anno rivoluzionerà i colori neroverdi, quei maledetti quattro punti mancanti sembrano l’Everest. Per il “come farli” ci penserà mister Difra, per il “quando” possiamo ipotizzare qualcosa: delle ultime sei, quattro partite sono in casa e tolta la Roma – diamo a Rudi quel che è di Rudi – fare punti contro Palermo, Milan e Genoa sarebbe cosa buona e giusta. Oltre a queste la trasferta di Cesena meglio metterla da parte (i bianconeri potranno ancora sperare in una miracolosa salvezza solo con i tre punti), al contrario l’ultima fuori casa contro l’Udinese si prospetta gara da giocare a viso aperto. In sintesi? Calendario alla portata per centrare i 40, niente paura.

a lezione da Luca

“Question Time” è una rubrica settimanale de “il Sassolino” tenuta da Stefano Panini. Ogni settimana, tre domande. Che si vinca o che si perda. Un ringraziamento particolare a Francesca Morini per la realizzazione de “la vignetta della settimana”.