Numero 48, Autunno 2009 - UN NUMERO SPECIALE: con questa uscita
si chiude la prima parte della vita del "Sassolino" inteso come mensile,
mentre prosegue a pieno ritmo il portale "il Sassolino.net" (e comunque
non finirà qui!). A corredo di una mostra organizzata dalla Redazione,
ecco un numero speciale con tanti aneddoti, un racconto di Emilio
Rentocchini, il lavoro di Leo Turrini e tanto altro...Clicca sulla copertina per scaricare |
Danni strutturali |
Scritto da Daniele Dieci | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
giovedì 16 aprile 2009 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
L’ingranaggio non vuole più saperne di ricominciare a lavorare, come faceva un tempo, come ci aveva deliziosamente abituati a vedere. Adesso è ora di bilanci, di guardarsi le spalle e di giocare anche solo per il punto. I ragazzi sembrano nervosi, forse non abituati a sorreggere da soli la pressione della costanza di risultati, della rincorsa ad un posto nei play-off che, a mio modo di vedere, ci spetterebbe di diritto. Non è stupido notare come tutti e tre i giocatori sostituiti contro l’Avellino ( Salvetti, Noselli ed Erpen) abbiano manifestato apertamente il loro, come dire, dissenso nei confronti delle scelte del mister, altra spia di un guasto che si fa sempre più ingovernabile. Il 14° giorno del’ottavo mese del 6° anno Mapinziano Sassuolo-Avellino 1-1 FORMAZIONI ECCO VOTI, GIUDIZI E SOPRANNOMIWalter “Idrostop Mastic” Bressan6La sicurezza che dà al reparto non è certo una novità. Le sue parate però si limitano appunto ad uscite alte e poco altro. I “lupi” tirano due volte in porta: una volta beccano un palo e l’altra volta Ciotola si inventa un gol da sogno. Che non era un periodo fortunato già si era un poco intuito, ma da qui allo sprofondare nel baratro nero della sfiga pensavo ce ne fosse. Niccolò “Cavallo Tascabile” Consolini5Il cavallo mi sa che l’ha lasciato nella stalla. Poca corsa, sempre in affanno, scarsa determinazione e, perdipiù, neanche un cross azzeccato. Giornata no, partita storta e niente da aggiungere. Marco “Dorian Gray” Piccioni6E’ quasi sempre preciso e puntuale il capitano. Prova a tenere un po' più alto il baricentro della squadra, ma l’assenza di Rea e Andreolli, anche tatticamente, si fa sentire eccome. E’ incredibile, non riusciamo più ad andare in vantaggio e a mantenere il risultato, come nella prima metà di questa pur sempre straordinaria stagione. Piccioni quantomeno ci prova. Fabrizio “Saxo Quadrato” Anselmi5,5Mah, non l’ho visto tranquillo, sciolto come ci aveva abituati in alcuni match assurdi. La stazza fisica, per carità, quella non si mette in discussione, come non si discute la sua abilità sulle palle alte. A dire il vero, però, l’attacco avellinese (senza Sforzini e De Zerbi) con il solo giovane Visconti davanti, non appariva proprio irresistibile. Alessandro “Il Bruco” Bastrini5Dai, non sarà il suo ruolo il terzino sinistro. E’ l’unica motivazione per giustificare questa pessima prova. Ovvio, la condizione fisica si suppone non sia al 100%, ma rimaniamo convinti (uso il plurale solo per far scena, sono solo io dietro a questa misera rubrichetta...) che il massimo lo possa dare in mezzo alla linea di difesa. Andrea “Final Fantasy” Poli6Ha la grinta di un rugbista e la tenacia di un lottattore di greco-romana, ma a volte diventa un poco disordinato, preso dalla foga e dalla volontà. E’ un esempio, nonostante sia spesso e volentieri il più giovane in campo, è il giocatore che ogni tifoso adora. Il rischio è di esagerare e di perdere lucidità nella fase conclusiva dell’azione. Francesco “Il Fabbricante di Chiavi” Magnanelli6,5Il migliore, come svariate altre volte. Senza di lui, senza la sua inesauribile corsa e le sue lucide geometrie il Sassuolo è poca cosa, o almeno in mezzo al campo non è più lo stesso. Emiliano “Il Druido” Salvetti6Il discorso è semplice: se il Sassuolo macina gioco, Il Druido è l’unico giocatore che vorresti sempre avere; se il Sassuolo si difende (cosa che capita sempre più spesso) e arranca, Il Druido perde la sua funzione, e bisogna correre anche per lui. Per carità, non è mica una sua colpa! E’ solo che non riesce ad esprimersi al massimo in quest’ultimo periodo, vista l’incapacità dei neroverdi di costruire calcio. Una cosa è certa: solo un allenatore in Italia l’avrebbe tirato giù martedì, e guarda caso siede proprio sulla nostra panchina. Horacio “El Rayo” Erpen5,5Agilità ritrovata, manca la conclusione. Un primo tempo volenteroso ma poco incisivo, un secondo tempo da nascondino. Si arrabbia come una iena quando viene chiamato in panchina dal mister, ma forse più con sè stesso e con la sua prestazione. Daniele “La Vipera” Martinetti6Si muove, crea spazi, dialoga benissimo con i compagni, il tutto sempre con il pallone attaccato al piede. Un padronanza tecnica a tratti imbarazzante, anche se, martedì, è mancato del peso in mezzo allarea avversaria. La Vipera ha la tendenza a decentrarsi, ad allargarsi o a venire incontro al centrocampo a organizzare la manovra offensiva o più semplicemente per parire le maglie della difesa avversaria. In questo modo, però, si toglie cemento all’attacco, quelllo che Zampagna invece si porta da casa. Alessandro "Treno ad Alta Velocità” Noselli6Lo so, ha fatto un gol splendido, fortuito ma splendido. Poi poco altro. Il suo ritorno al gol è la medicina migliore, magari per vederlo segnare un’altra doppietta sabato, quando dall’altra parte ci saranno i cugini gialloblù. Parenti serpenti. Gaetano “Cuore di Tenebra” Masucci6,5Che forse fosse da mettere su prima? Domanda retorica, visto che ogni singolo tifoso sugli spalti ha pensato esattamente la stessa cosa, tranne uno in Italia, e guarda caso è sempre quello che siede occasionalmente sulla nostra panchina. Tano entra e fa sfaceli, i due centrali avellinesi preferirebbero essere in mezzo ad un’arena a combattere contro quattro leoni, armati di paletta e secchiello, piuttosto che dover correre dietro al demonio Masucci. Filippo “Moroii” Pensalfini6Qualche buona verticalizzazione e tanta animosità. Purtroppo non basta. Andy "La Belva” Selva6Che bello rivederti in campo, Belva! E nonostante tutto sembri davvero in forma, tirato a lucido. Entra il bomber e nel giro di 10 minuti il Sassuolo ha due ocasioni per andare arubare 'sti dannati tre punti. La cosa non si concretizza, ma questo non annulla i meriti di Andy. Se ne riparla sabato. Andrea “Al servèl” Mandorlini5Sbaglia lo sbagliabile, ritardando i cambi (e a questo, ahimè, siamo abituati) e sbagliando la sostituzione di Salvetti. Ma a parte questo, dall’atteggiamento della squadra (nonchè dalle parole del capitano che sottolinea la debolezza caratteriale della compagine) emerge un non-carattere davvero preoccupante. E questo dipende in prima istanza dalla carica che un mister riesce a trasmettere, dalla sua voglia di vincere e lottare.
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