Il pareggio di Vicenza, due settimane fa, aveva detto che il vento cambiava. Il pareggio di Lecce lo conferma, restituendo ai neroverdi un punto scippato ancora non si sa come ai giallorossi di Giannini. Un altro uno a uno, un altro pareggio esterno che salva la capra della media inglese e i cavoli della classifica, premiando l’orrido Sassuolo anti-Gallipoli ben oltre i suoi meriti. D’accordo, la sosta ha messo ruggine nei muscoli degli uomini di Pioli, ed è vero anche che i giallorossi, esaltati dalla rete di Viana in avvio di ripresa, non è che abbiano proprio messo sotto i neroverdi. Ma è vero anche che, da Gallipoli (dove c’erano la bellezza di venti supporter) agli schermi televisivi di fronte ai quali batteva forte, sabato pomeriggio, il cuore neroverde, in pochi ricordavano di aver visto un Sassuolo tanto dimesso e imbarazzato come quello che ha a lungo subito la neopromossa pugliese, colpevole solo di non aver chiuso i conti, con Grandoni prima e Ginestra poi. Timido e impacciato, il Sassuolo si è a lungo attorcigliato su trame ovvie e stantie, che hanno confermato da una parte gli attuali limiti del reparto offensivo (per Noselli e Zampagna il digiuno continua), dall’altro fatto giustizia di equilibri difensivi andati in tilt qualche volta di troppo. E con la diagonale Riccio-Magnanelli a segnare il passo, al Sassuolo non è rimasto molto più da fare che non affidare la rimonta al caso, benignamente manifestatosi all’ultimo minuto di recupero. Per merito di Masucci, vero, ma con la complicità dell’arbitro Pinzani, che ha fatto ripetere la punizione dalla quale è scaturita la zuccata vincente del folletto campano, con il fortuito aiuto di Bressan, spintosi in area gallipolina e capace di spizzare il pallone quel tanto che è bastato e soprattutto con la collaborazione di uno Sciarrone quantomeno goffo: casualità, appunto, che hanno favorito il Sassuolo ma sulle quali il Sassuolo sa che non potrà fare sempre affidamento. Martedi servirà ben altra partita rispetto a quella, pallidissima, interpretata al Via del Mare, ma intanto ci si consola mettendo a confronto gioco (ancora) non brillantissimo e classifica (già) da non disprezzare. Del resto, se il famoso culo di Sacchi ha portato a undici metri dal Mondiale l’Italietta di Baggio e Baresi, non si vede perché il culo di Pioli non possa fruttare ai neroverdi qualche punto in più di quelli che sarebbe lecito aspettarsi dopo pomeriggi da tregenda come quello di Lecce.
Gallipoli-Sassuolo 1-1
PAGELLE
WALTER Idrostop mastic BRESSAN 5,5
TIZIANO Canasta POLENGHI 5,5
MARCO Dorian Gray PICCIONI 6
MAURO Last Man Standing MINELLI 6
GIANLUIGI Rive Gauche BIANCO 5,5
(NICOLO' Cavallo Tascabile CONSOLINI) (sv)
MASSIMILIANO The Hunter FUSANI 6
FRANCESCO Il Fabbricante di Chiavi MAGNANELLI 5,5
GIGI Il bullo RICCIO 5
(DANIELE The Fly QUADRINI) (sv)
GAETANO Cuore di Tenebra MASUCCI 7,5
RICCARDO Libro Sacro ZAMPAGNA 5
(DANIELE La Vipera MARTINETTI) (6)
ALESSANDRO Treno ad Alta Velocità NOSELLI (5,5)
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