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Tutto quello che mancava

Scritto da Stefano Fogliani

sabato 03 ottobre 2009

Tav Noselli (sassuolocalcio.it)

Mancava qualcosa al Sassuolo, si diceva prima di Ascoli-Sassuolo. Mancava, dal 28 febbraio, una vittoria in trasferta e mancava, dicevano quelli bravi, anche un centrocampista. Tutto azzerato nella notte del Del Duca: la vittoria in trasferta arriva, fragorosa come poche (l’ultima cinquina in trasferta l’aveva firmata il Sassuolo di Remondina che poi salì in C1, a Gualdo Tadino, nel maggio 2006) e arriva anche un centrocampista ad agevolarla. Trattasi di Alessandro Pane, che nel centrocampo del Sassuolo non gioca dal 1986/87 ma, adesso allenatore dell’Ascoli, sceglie di tentare il tutto per tutto contro un Sassuolo finalmente voglioso e volitivo, che si fa beffe dei bianconeri e della loro difesa in linea.

Un Sassuolo da lustrarsi gli occhi, interprete della partita perfetta, certo, ma il 4-4-2 che il tecnico toscano stende sotto gli scarpini dei neroverdi è infatti un invito a nozze per il tridente da ripartenza di Pioli, per le geometrie del druido Salvetti e soprattutto per la locomotiva Noselli, che stacca tre vagoni, fermi da fine maggio, e impacchetta un 5 a 1 in trasferta che esalta, restituendo al campionato un Sassuolo da vertice. Cinque a uno in trasferta, sul campo della seconda in classifica, ancora imbattuta: e le braccia ancora livide per i pizzicotti che ci si davano nei bar dove la Sassuolo neroverde ha seguito la gara di Ascoli aiutano a ricodare quello che, anche dopo una vittoria del genere, resta l’obiettivo dei neroverdi.

“Continuità”, aveva chiesto Pioli prima di Ascoli. “Continuità”, aveva imposto il decano di Piazza Risorgimenti Remo Morini che, operato ad un piede e costretto a saltare due gare, ha lasciato a casa la stampella per essere in panchina al Del Duca. “Continuità”, chiedono i tifosi, che si apprestano a seguire, domenica, Sassuolo-Grosseto. Una gara come le altre, certo, ma una prova del nove per il Sassuolo: superata quella, si potrà pensare in grande. Il 1 – 5 di Ascoli, infatti, tanto fragoroso da sembrare lo 0-3 contro il Bari dell’anno scorso, rischia di ingannare, e di far dimenticare quanto il Sassuolo del Del Duca debba (anche) alle parate di Bressan e alla dabbenaggine di un Pane cui Pioli ha rifilato una lezione di tattica: il Bari finì in A, il Sassuolo settimo. E ai neroverdi di Pioli, adesso, si chiede di non perdere tempo a specchiarsi in un risultato che sorride, ma che non significa nulla di più dei tre punti che restituiscono al Sassuolo una classifica importante, ma ancora appesa ai risultati degli altri.

ASCOLI-SASSUOLO 1-5

Pagelle e soprannomi

WALTER Idrostop mastic BRESSAN

7,5

TIZIANO Canasta POLENGHI

6,5

(16 s.t. JONATHAN Rezzonico ROSSINI)

(6)

MAURO Last man standing MINELLI

6

MARCO Dorian Gray PICCIONI

6

MARCO il Marine GORZEGNO

7

EMILIANO il Druido SALVETTI

7,5

FRANCESCO il Fabbricante di Chiavi MAGNANELLI

6

LUIGI Gigilbullo RICCIO

6

DANIELE the Fly QUADRINI

6

(35’ st. MASSIMILIANO the Hunter FUSANI)

(sv)

DANIELE la Vipera MARTINETTI

7

ALESSANDRO Treno ad Alta Velocità NOSELLI

8

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iribar - pioli vattene (?)

|2009-10-05 11:19:55

grande sasol...per dire che abbiamo ritrovato la squadra aspetterei le prossime
2 partite...comunque gioco verticale e palla a terra.e i risultati
arrivano.pioli promosso(era anche ora,direi),ma di Pane c'è nè uno solo
...purtroppo!da rivedere!per me grandissimo Martinetti!

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