La Vipera Martinetti ha punto. Ma non è bastato (sassuolocalcio.it) Con chi ci se la prende dopo una sconfitta così? Con il terrificante Tozzi di Ostia, paracadutato sul Braglia a confermare, Noselli dixit, “che l’attenzione della classe arbitrale nei nostri confronti non è massima”? Con Pioli, che regala (e chissà se l’amico Iribar avrà di che ridire...) una seconda chance all’irresistibile undici che ha sbancato il Del Duca? Con Bressan? Dopo una partita da otto ad Ascoli il portierone dà strada ad un sinistro di Carobbio che in altre occasioni avrebbe parato anche bendato. Con Titone che, appena entrato, si trova sul sinistro la palla del tre a tre e la strozza tanto da agevolare la respinta sulla linea di Melucci? Non ci se la prende, ma si prende. Nel senso che si prende atto, e si prende atto che questo Sassuolo non va, se non sull’altalena. Una vinta una pari, una pari e una vinta, due pari e una persa, una vinta e una persa, il miglior attacco del campionato supportato da una delle peggiori difese, con in mezzo un centrocampo che sembra l’uomo di Musil, quello, per intendersi, senza qualità. La continuità che un Pioli sempre più british (pochi e signorili accenni all’arbitraggio, altri allenatori avrebbero rigato la macchina al direttore di gara) va cercando sfugge, e con lei sfugge un gioco che non decolla, o decolla a sprazzi, e sfugge un carattere elettrico, che ti fa stravincere ad Ascoli ma sbraca al cospetto dell’esame di maturità, e ti toglie Gorzegno e Polenghi a Bergamo. Lontano dalla personalità e dalla cattiveria della grande squadra, quella che perde uno a zero una volta ne vince tre subito dopo, sempre per un a zero. Nel solco della tradizione, Sassuolo-Grosseto non è stata gara banale, fuori dal solco della tradizione l’ha vinta il Grosseto, che il Sassuolo non lo batteva da sette anni ma in dirittura d’arrivo il Sassuolo l’aveva sempre fregato: i numeri (miglior attacco del campionato, difesa-colabrodo), la classifica (non tanto il distacco dal vertice, quanto il fatto che anche il Cittadella è davanti al Sassuolo) e il ripresentarsi di brutte situazioni (errori arbitrali, ovvio, ma anche congenita incapacità di gestire il vantaggio) dicono che la squadra deve crescere. Nel frattempo, si mastica amaro, e se è vero che il pessimo Tozzi di Ostia non sarà un alibi, ma ci somiglia molto, è anche vero che questo Sassuolo da alti e bassi è qualcosa di molto lontano dalla squadra cinica e cattiva che credevamo si fosse costruita in estate. Qualcosa che ha ancora le stimmate della matricola, che può vincere con tutti ma anche perdere con tutti. L’ideale per divertirsi ma nulla di simile, ad oggi, a qualcosa che possa fare il padrone, o anche solo la voce grossa, in un campionato ancora senza padroni.
Sassuolo-Grosseto 2-3SOPRANNOMI E VOTI
WALTER Idrostop mastic BRESSAN 5
TIZIANO Canasta POLENGHI 5
MARCO Dorian Gray PICCIONI 5,5
MAURO Last Man Standing MINELLI 5
MARCO il Marine GORZEGNO 5
GIGI il bullo RICCIO 6
FRANCESCO il Fabbricante di chiavi MAGNANELLI 6
(MARIO il Tronista TITONE) (sv)
EMILIANO il Druido SALVETTI 5,5
(MASSIMILIANO the Hunter FUSANI) (6)
ALESSANDRO Treno ad Alta Velocità NOSELLI 6,5
DANIELE la Vipera MARTNETTI 7
DANIELE the Fly QUADRINI 5,5
(RICCARDO Libro Sacro ZAMPAGNA) (5,5)
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