Giornata dura per Piccioni & C. (sassuolocalcio.it) Nei pochi secondi trascorsi tra la svista di Pinzani e la correzione del suo guardalinee, che ha convinto il fischietto toscano ad annullare (giustamente) la rete di Bressan, sembrava lo stellone di Pioli fosse tornato a splendere, e che il possibile 2 a 2 in rimonta potesse cancellare le mille perplessità seguite alla prova dei neroverdi. Invece niente gol, niente stellone e soprattutto niente 2 a 2, come del resto giusto quando si sbaglia troppo, regalando prima un'ora di gioco all'avversario, e sbagliando in modo grossolano almeno tre nitide palle gol costruite, vale la pena ricordarlo, solo una volta sotto di due reti, e sull'onda più dell'emozione e dell'adrenalina che non sulla scorta di un gioco che non è mai decollato.
Questo è successo, nel corso dell'ennesimo pomeriggio bigio che un Sassuolo mai a suo agio dopo la sosta (ma non è una scusa) e menomato da assenze pesanti (nemmeno questa) ha regalato ad un Braglia sempre più spettrale (meno di 900 paganti, soprattutto grazie ai tifosi ospiti), dentro il quale i neroverdi stanno clamorosamente mancando. Il prato di casa, nell'ultimo quinquennio, era infatti sempre stato il valore aggiunto dei neroverdi, che quest'anno tra le mura amiche viaggiano invece ad un ritmo da tinello, con quattro punti nelle ultime quattro gare e soprattutto dodici totali nelle otto (dicasi otto) gare giocate davanti ai suoi tifosi. Ritmo da tinello, appunto: lo stesso con il quale i neroverdi hanno interpretato per quasi un'ora la gara contro i baincorossi, sempre primi sul pallone e decisamente più efficaci dei neroverdi sia ad attaccare, e segnare, quando era ora di spaccare la partita, sia a difendere quando un Sassuolo a corto di idee ha spedito dozzine di palloni verso un'area sempre più intasata. In attesa di capire - ma il mistero pare destinato a durare a lungo - come mai le soste mettano ruggini del genere nei muscoli e nel cervello dei ragazzi di Pioli, restano da registrare alcune certezze di carattere generale, che prescindono, per carità di patria, dall'involuzione di rendimento dei molti singoli apparsi irriconoscibili nel pomeriggio di sabato: la prima è che adesso bisogna davvero cominciare a correre, la seconda che da Ancona in avanti i neroverdi non possono più sbagliare nulla, la terza che nulla è perduto, se il timido Sassuolo che ha dato strada al Piacenza è comunque ancora a soli due punti dalla zona che conta della classifica e ha una partita in più da giocare di molti concorrenti. Il campionato insomma, i suoi padroni non se li è ancora scelti, ma se non cambiano registro sarà difficile che i neroverdi possano essere tra questi. Serve un cambio di passo, serve più attenzione e servono meno regali, anche per evitare che il Signor Mapei, che immaginiamo abbastanza deluso, i suoi regali li tolga da sotto l'albero neroverde già tra un mese.
SASSUOLO-PIACENZA 1-2PAGELLE E SOPRANNOMI
WALTER Idrostop Mastic BRESSAN 6,5
TIZIANO Canasta POLENGHI 5,5
MARCO Dorian Gray PICCIONI 5
MAURO Last Man Standing MINELLI 5,5
NICCOLO' Cavallo tascabile CONSOLINI 5
(GIANLUIGI Rive gauche BIANCO) (6)
GIGI il Bullo RICCIO 5,5
FRANCESCO il Fabbricante di chiavi MAGNANELLI 6
ATTILA Terremototraggedia FILKOR 5
(MARIO il Tronista TITONE) (6)
DANIELE the Fly QUADRINI 5,5
RICCARDO Libro sacro ZAMPAGNA 5
(GAETANO Cuore di tenebra MASUCCI) (6,5)
ALESSANDRO Treno ad Alta Velocità NOSELLI 6
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