TORINO - SASSUOLO 0-1 - Ho visto cose che voi umani non potreste nemmeno immaginare. Ho visto i neroverdi, ebbri di felicità, correre sul prato dell'Olimpico di Torino per andare a lanciare le maglie ai tifosi che li avevano seguiti fin sotto la Mole, schifando - i tifosi, micca i giocatori - lo shopping natalizio di Via Menotti. Ho visto Trefoloni di Siena (visto finora solo in tivù) sbagliare a favore del Sassuolo, facendosi beffe del blasone granata, dei pronostici e delle proteste di Mario Barnetta Beretta. Ho visto uno stopper svizzero di anni venti azzerare le velleità di Rolando Bianchi, capocannoniere della serie B. Ho visto le trentasei primavere del druido Salvetti danzare tra le linee, trequartista forse statico ma certo imprendibile, e ispirare trame di gioco mai banali.
Ho visto un altro ventenne, che di cognome fa Bianco, e il marine Gorzegno interpretare l'unica sinistra in grado, oggi, di convincere molti sassolesi orfani di un'altra sinistra. Ho visto Fusani entrare in campo con il piglio di chi dice “Io gioco nel Sassuolo, e adesso il Sassuolo batte il Torino”. Ho visto Masucci, 168 centimentri di coraggio e sfrontatezza, andare a sbattere su Loria come su Ogbonna, prendendosi anche un'ammonizione. Ho visto canasta Polenghi giocare a poker con il più quotato Gasbarroni e scoprirne il bluff. Ho visto Noselli farsi ricorrere da maglie granata invero sbiadite, e mettere dentro, parole sue, “il secondo gol più importante della mia carriera”, ironia della sorte, ancora al Torino. E ho visto Luca Sgarbi da Cavezzo, che segue i neroverdi per TRC, e Davide Setti, carpigiano di E' TV, urlare la loro emozione dentro i microfoni, e Remo Morini piangere di gioia nella mid zone allestita sotto la tribuna dell'Olimpico, mentre il diesse neroverde Giovanni Rossi misurava le sue emozioni con larghe falcate sul prato ormai deserto, con l'eco della contestazione dei tifosi granata che arrivava da lontano.
Ho visto il Torino battuto dal Sassuolo all'Olimpico, insomma, e non ho potuto fare meno di ricordare che, le ultime volte che i neroverdi mi avevano portato in Piemonte era la prima C1 di Remondina (c'erano già Magnanelli, Consolini, Piccioni, Masucci e Pomini, ma c'era anche Pelatti che sbagliò un rigore) e un playout di C2 (c'era Morini, e piangeva anche allora) contro la Provercelli. Ho visto, insomma, un Sassuolo in grado di stupire ed esaltare, e non ho potuto fare a meno di pensare che, se mi fossi alzato dalle sofferenti tribune stampa di Carpenedolo, Castel San Pietro, Valenza Po, Pizzighettone e Monte San Savino per dire a chi mi era di fianco: “Tra cinque anni il Sassuolo batterà il Torino e sarà terzo in B”, mi avrebbero radiato dall'Ordine dei giornalisti, licenziato dal Carlino o magari nternato. Sto scrivendo dalla sala stampa dell'Olimpico di Torino: non mi hanno internato, nè licenziato dal Carlino (o dal Sassolino, ndr ;) e nemmeno radiato dall'Ordine, il Sassuolo ha battuto il Torino, e fino a sabato è terzo in B.
TORINO-SASSUOLO 0-1
32' s.t. Noselli
VOTI E SOPRANNOMI
WALTER idrostop masic BRESSAN
6
TIZIANO canasta POLENGHI
6
MAURO last man standing MINELLI
7
JONATHAN rezzonico ROSSINI
6,5
GIANLUIGI rive gauche BIANCO
6,5
GIGI il bullo RICCIO
6
FRANCESCO il fabbricante di chiavi MAGNANELLI
6,5
EMILIANO il druido SALVETTI
7
(MASSIMILIANO the hunter FUSANI)
(7)
ALESSANDRO treno ad alta velocità NOSELLI
7,5
GAETANO cuore di tenebra MASUCCI
6,5
(DANIELE la vipera MARTINETTI)
(6)
MARCO il marine GORZEGNO
7
(NICCOLO' cavallo tascabile CONSOLINI)
(sv)
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