Numero 48, Autunno 2009 - UN NUMERO SPECIALE: con questa uscita
si chiude la prima parte della vita del "Sassolino" inteso come mensile,
mentre prosegue a pieno ritmo il portale "il Sassolino.net" (e comunque
non finirà qui!). A corredo di una mostra organizzata dalla Redazione,
ecco un numero speciale con tanti aneddoti, un racconto di Emilio
Rentocchini, il lavoro di Leo Turrini e tanto altro...Clicca sulla copertina per scaricare |
Flavio Tranquillo sul "Dialogue" |
Scritto da Redazione | |||||||
martedì 16 febbraio 2010 | |||||||
Con Flavio Tranquillo, voce di Sky Sport, lunedì 8 febbraio si è chiusa la prima parte del progetto “Dialogue”, iniziativa finanziata dalla Comunità Europea che vede il Comune di Sassuolo impegnato nella promozione della conoscenza reciproca tra i giornalisti e gli stranieri del nostro territorio. Il tutto con la collaborazione delle giunte di Fiorano, Formigine e Maranello. Il Sassolino ha ripreso la lezione/chiacchierata e la mette a disposizione dei suoi lettori: CURIOSITA' E PRE-GIUDIZI
BIANCO, NERO E SFUMATURE
L'ACCESSO ALLE FONTI
L'AUTONOMIA DEL GIORNALISTA LA FORZA DI UNA STORIA
EVITARE LA PIGRIZIA
PERICOLO CONFORMISMO
SPORT E RISCATTO SOCIALE
Tranquillo ha sottolineato come, per chi lavora nell’informazione, resti indispensabile l’importanza di non perdere mai la “curiosità”, “la voglia di porsi domande”, “il costruirsi una propria idea del fatto e della realtà, che magari poi coincide con quella degli altri, ma che prima di tutto deve essere personale”. Grande conoscitore di pallacanestro, il giornalista milanese ha utilizzato le relazioni tra giocatori italiani e stranieri che si creano all’interno delle squadre, come metafora per analizzare quanto avviene fuori nella “vita reale”, dai ghetti americani alla realtà dello stivale. La voce di Sky ha così chiuso il trittico di incontri di "Dialogue" per la stampa locale. Qualche giorno prima di lui aveva relazionato Gerardo Bombonato, Presidente dell’Ordine Giornalisti dell’Emilia Romagna, che si era soffermato in particolar modo sull’importanza di “riflettere sui concetti di memoria, per non dimenticare che per un secolo gli emigranti siamo stati noi italiani, e di linguaggio, per non generalizzare termini quali clandestino, straniero, migrante ed evitare di etnicizzare titoli e articoli”. Bombonato aveva inoltre invitato a “non limitarsi alla semplice cronaca, approfondendo le notizie con onestà: il compito dei media non è dare al lettore quello che vuole sentirsi dire”. Il progetto “Dialogue” prosegue fino a maggio, cambiando “allievi”: saranno gli stessi giornalisti locali, ora, a tenere lezioni ai rappresentati delle comunità straniere di Sassuolo, Fiorano, Formigine e Maranello e per alcuni studenti delle scuole superiori; gli stessi, poi, verranno accompagnati, in una terza fase, all’interno delle redazioni di quotidiani, tv, radio e web magazine locali per cercare di svelarne i meccanismi della comunicazione. L’obiettivo di “Dialogue” è quello di cercare di dare risposte a queste domande fondamentali. Al momento, i risultati sono interessanti e stimolanti.
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