Giornataccia anche per Quadrini (sassuolocalcio.it) SASSUOLO-ASCOLI 0-1 - A chi giudica noioso e troppo lungo l’ultimo film di Scorsese, quello Shutter Island che, dicono in molti “annoia, e non fa nemmeno paura” sconsigliamo vivamente la visione di Sassuolo-Ascoli. Noiosa uguale, inutilmente lunga (i 5’ di recupero sono serviti solo a Bianco a farsi espellere e a Masucci per calciare sul fondo la palla del possibile pareggio), Sassuolo-Ascoli fa però almeno più paura dell’ultima fatica del tandem Scorsese - Di Caprio. Peccato che la paura l’abbiano presa, in attesa di recarsi nelle sale cinematografiche, i soliti 1500 che si sono accostati al Braglia contando che la crisi fosse finita, salvo poi scoprire che, come quella economica che sembra tagliare le gambe al distretto e non solo, la crisi c’è, e morde. Morde i garretti dell’armata neroverde, invincibile fino a un mese e mezzo fa e adesso inesorabilmente appesa a risultati che non arrivano, equivoci tattico fisici e, perché no, anche ai soliti episodi che girano male e se possibile anche peggio.
“Il momento è questo”, hanno detto Pioli e i giocatori neroverdi sfilando in sala stampa in un dopogara tetro - quello davvero sì - tanto e forse anche di più del set dell’Isola di Scorsese, e diventa difficile dar loro torto, dopo tre partite senza gol, quattro senza vittorie, cinque senza muovere la classifica. Il Sassuolo in crisi, infatti, non solo non vince più, ma nemmeno pareggia: perde le gare che potrebbe pareggiare (Ascoli da ultimo, ma prima Gallipoli e Mantova), pareggia quelle che potrebbe vincere (Cesena, prima della tormenta) ed è ben magra consolazione che delle compagne di viaggio dell’alta classifica non sia l’unica ad essersi piantata: dietro corrono, in due settimane si gioca a Cesena e Grosseto, prima che a Cittadella e il Sassuolo appare irrimediabilmente prigioniero di una crisi che rischia di minare, se non una classifica che ancora regge, un morale che in momenti come questi servirebbe eccome. Crisi di risultati, dati alla mano, ma anche di gioco e soprattutto di fiducia e di identità, soprattutto per chi ha ancora negli occhi il rovescio (il quinto stagionale, dettaglio non da poco) di sabato pomeriggio, cagionato più dai limiti attuali dell’undici neroverde che non dai meriti di un Ascoli certo bravo, certo esperto, certo ben organizzato, ma che sulla possibilità di vincere al Braglia, al cospetto di un Sassuolo ferito, crediamo non avrebbe scommesso nemmeno un centesimo. Va’ così, insomma, e tocca starci, ma i rimpianti aumentano, le occasioni perse si accumulano e l’impressione è che, senza un cambio di passo, la stagione diventi, come quella dell’anno scorso, un’altra bella incompiuta. E nemmeno troppo bella, in realtà, né particolarmente gradita a quel signore di Milano la cui pazienza, raccontano i bene informati, vacilla. PS. Qualcuno, se arriva in fondo a ‘sto pianto, dirà: “Ma che paraculo ‘sto Fogliani che non scrive niente né su Pioli e nemmeno sull’assenza di Salvetti”. Niente paraculaggine, almeno questa volta: al Sassuolo che ha dato strada all’Ascoli, più che il druido o un altro mister, servirebbe il Doctor House. Forse…
Voti e Soprannomi
SASSUOLO-ASCOLI 0-1(19’ s.t. Antenucci)
WALTER idrostop mastic BRESSAN 6TIZIANO canasta POLENGHI 5,5MAURO last man standing MINELLI 5,5JONATHAN rezzonico ROSSINI 6GANLUIGI rive gauche BIANCO 4,5 GIGI il bullo RICCIO 5,5FRANCESCO il fabbricante di chiavi MAGNANELLI 6CARL granito VALERI 5,5(13’ s.t. MASSIMILIANO the hunter FUSANI) (5,5) ALESSANDRO treno ad alta velocità NOSELLI 5(23’ s.t. RICCARDO cuore di tenebra ZAMPAGNA) (6)DANIELE la vipera MARTINETTI 5,5DANIELE the fly QUADRINI 5(13’ s.t. GAETANO cuore di tenebra MASUCCI) (6)
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