Scritto da Daniele Dieci
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mercoledì 09 aprile 2008 |
Se questo è il risultato, ridatemi il politeismo.Stefano Pagani, centrocamapista neroverde (foto Martignoni) Ancora una volta l’adorazione degli dei Pagani ha avuto i suoi frutti: 3 punti contro lo stesso Monza che non più di un anno fa aveva sbancato il Ricci strappandoci dal cuore il sogno promozione. Il gol partita al 93esimo, contro quella che era stata la sua squadra, una sua seconda casa, dove ha lasciato ricordi stupendi, e tanto affetto.E invece, l’ingratitudine dei monzesi si è palesata proprio all’ingresso in campo del nostro Dio del pallone, quando un gruppo di ochi facinorosi ha iniziato ad insultare pagani, che non ha esitato a rispondere per le rime, fino alla gioia dell’esultanza per il gol decisivo, buttata in faccia a chi voleva abbatterlo psicologicamente, a chi pensava di distrarlo dalla partita usando il triste mezzo delle offese e delle parolacce. La risposta della nostra divinità è venuta dal suo magico piede destro. Non c’è infortunio, non c’è insulto, che possa togliere l’incantamento al suo tocco di palla: credo che, finalmente, i monzesi l’abbiano capito.
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