Cuore di Tenebra Masucci e Billy the Kid Catellani (sassuolocalcio.it) LIVORNO-SASSUOLO 0-4 - Da dove cominciamo allora? Spese geremiadi a profusione su un calendario che obbligava il Sassuolo, a dispetto del quarto posto con playoff dello scorso anno, a cominciare in salita, dal Picchi di Livorno, dopo un esordio del genere si potrebbe far finta di nulla. E dire che no, micca si era detto che se il Sassuolo andrà davvero in A il Vostro cronista salirà a piedi a Carpineti partendo dal Ricci con addosso la maglia numero otto del Genio Pagani, micca eravamo scettici nemmeno un po’ sulla squadra allestita questa estate, caratterizzata da un organico ad altissimo tasso di concorrenzialità e da un tecnico nuovo, e arrivato solo dopo il no di Lerda, micca avevamo storto il naso in precampionato, e nemmeno eravamo un tantino perplessi su una linea difensiva che, rispetto ad un centrocampo e un attacco tra i migliori della B, sembra avere qualcosa di meno rispetto alle ambizioni di promozione che Piazza Risorgimento ha palesato già dal giorno della presentazione. Troppo facile far finta che il poker del Picchi cancelli tutto, comprese le timidezze palesate dai neroverdi prima che Catellani e Masucci si prendessero il match, ma per niente difficile esaltare la prima impresa di stagione del nuovo Sassuolo di Arrigo Arrigoni, sceso a Livorno con il piglio della grande, e capace di sbigottire i più. Perché, lo diciamo adesso e non lo ripetiamo più, l’exploit di Livorno vale qualcosa di più dei tre punti che mettono il Sassuolo in testa alla classifica: vale la conferma che Rieccolo Bonato ha dato seguito, con operazioni di mercato che si è già visto quanto pesino sugli equilibri neroverdi, alle volontà di grandeur di Squinzi, e vale la possibilità di stare davvero con le prime, senza se e senza ma. Non come sorpresa (come due anni fa) o come outsider di lusso (come l’anno scorso), ma come realtà consolidata, in grado di competere con le altre grandi che gli addetti ai lavori vedono in lotta per la promozione diretta in A. Non è tanto il risultato (alzi la mano chi si ricordava un avvio del genere) a fare sensazione, quanto la prova di forza offerta dal Sassuolo al Picchi a stupire, anche considerando che quello di Livorno, pur impreziosito dagli estri di Catellani, era comunque un undici che regalava agli avversari alcuni giocatori – Bressan e Noselli su tutti, per tacere del ritardo di condizione di Bruno – destinati a dire comunque la loro in stagione. Vabbè, siamo all’inzio, è calcio d’agosto, e controprove da qui a fine stagione ne avremo a bizzeffe, ma intanto godiamoci l’inizio: se il buongiorno si vede dal mattino…..
PS. Come Squinzi, anche il Sassolino vuole fare le cose in grande, e il blog raddoppia. Lo scrivente saluta il ritorno tra i patri confini di Daniele Dieci che, dopo un anno di esilio a Parigi, torna a scrivere dei neroverdi. Da sabato, quando il Sassuolo affronterà il Grosseto al Braglia, ci sarà anche lui.
LIVORNO-SASSUOLO 0-4Marcatori: 38’, 46’ Masucci, 41’ Catellani, 22’ s.t. Martinetti ALBERTO fort apache POMINI 6NICOLO’ cavallo tascabile CONSOLINI 6,5PAOLO silver surfer BIANCO 6,5
MAURO last man standing MINELLI 6,5
NICOLA pattini d’argento DONAZZAN 6
GIGI il bullo RICCIO 6,5
FRANCESCO il fabbricante di chiavi MAGNANELLI 6,5MICHELE caterpillar TROIANO 6
GAETANO cuore di tenebra MASUCCI 8 (27’ s.t. MASSIMILIANO the hunter FUSANI) (6)DANIELE la vipera MARTINETTI 7 (22’ s.t. SALVATORE l’orso BRUNO) (6)ANDREA billy the kid CATELLANI 8 (34’ s.t. DANIELE the fly QUADRINI) (sv)
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